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TENEBRE IN PIAZZA SAN SEPOLCRO – Comunicato congiunto

TENEBRE IN PIAZZA SAN SEPOLCRO – Comunicato congiunto

La gestione del Commissariato “CENTRO”, vive attualmente un periodo TENEBROSO, forse mai verificatosi nei decenni passati nei quali si sono alternate innumerevoli Dirigenze.

Dirigenze che, con i propri modi di gestire l’attività lavorativa e soprattutto personale, hanno sempre trovato un’intesa tra chi fattivamente ha gestito svariate centinaia di pratiche inerenti le autorizzazioni e i documenti rilasciati dall’Autorità di Pubblica Sicurezza, con chi ha svolto, con abnegazione, servizi dediti al controllo del territorio.

Da qualche tempo, con la nuova dirigenza, il personale, nonostante l’emergenza epidemiologica metta a repentaglio minuto per minuto la salute del singolo operatore, si è trovata a fronteggiare il completo disinteresse, l’assenza, l’umiliazione perpetrata da chi attualmente gestisce la struttura di Piazza San Sepolcro.

Nel richiamare il termine “TENEBROSO” infatti, l’attuale dirigenza, fin dal momento dell’insediamento, non ha MAI instaurato un dialogo, arrivando addirittura a negare il saluto ai propri dipendenti. Tale particolare, che potrebbe apparire di poco conto, riteniamo possa fornire un quadro sulla cesura relazionale creatasi nel Primo Distretto della Questura di Milano.

Superficialità gestionale prossima al disinteresse, sfociata nella totale assenza di comunicazioni relative alle direttive impartite dagli uffici competenti atte a salvaguardare il personale dal contagio, che ha conosciuto un risveglio dal torpore soltanto quando si è trattato di redarguire qualche dipendente, ‘reo’ di aver protetto la propria incolumità indossando i dispositivi di protezione individuale, additato addirittura come “CREATORE DEL TERRORE”.

L’unico interesse, quello delle STATISTICHE, ha posto in secondo piano anche la necessità di indossare i DPI per quanto riguarda le pattuglie appiedate, inizialmente impiegate sul territorio senza alcun dispositivo di protezione, adducendo un’unica, costante giustificazione: “SONO DISPOSIZIONI DEL SIGNOR QUESTORE”.

Nemmeno gli operatori addetti al controllo del territorio e delle Volanti, allorquando si sono ritrovati a gestire interventi delicati che hanno portato anche a conseguenze fisiche con relativi consulti presso i nosocomi cittadini, sono sfuggiti al totale abbandono di chi dovrebbe avere a cuore le sorti dei “propri” uomini, ed invece non si è mai interessato sulle condizioni dei colleghi refertati. Medesimo disinteresse è stato dimostrato nei confronti di chi, con abnegazione, ha ottenuto pregevoli risultati con arresti ed interventi di soccorso pubblico che hanno dato lustro all’Amministrazione. Difatti poi, ad una eventuale aspettativa di riconoscimento premiale, la SUPERIORE DIRIGENZA, adducendo direttive ministeriali, ha sempre NEGATO qualsiasi proposta. Ed è qui che effettivamente si percepiscono due fattori: o le circolari da tale SUPERORE DIRIGENZA vengono interpretate at libitium, oppure il modus comandi è dedito al completo disinteresse, il che lascia ipotizzare l’esistenza di cerchie di favoriti.

Proprio cosi, favoriti, perché a quanto pare le valutazioni nei recenti rapporti informativi hanno creato un malcontento che interesserebbe circa il 90% dei dipendenti, accontentando la parte restante… poca roba diremmo noi!!

Per continuare sulle criticità gestionali, non possiamo non evidenziare la figura dell’UPG di turno, figura attorniata da innumerevoli incombenze che, per economia espositiva, citeremo in forma riassuntiva; ricezione denunce e disbrigo pratiche urgenti;

scarico di tutta la PEC in ingresso, protocollarla ed inserirla nel MIPG per poi portarla in vista al funzionario;

redazione delle CNR inerenti tutta l’attività di P.G. relativa all’operato di qualsiasi pattuglia dipendente ovvero di pattuglie della Questura operanti nel territorio di competenza, sovente contenenti atti soggetti a convalida, con relativo inserimento in banca dati S.D.I.;

controllo, in caso di temporanea assenza dei Dirigenti/funzionari la posta assegnata a mezzo MIPG, e di consegnare/trattare gli atti urgenti e/o assegnarli ai singoli settori per competenza;

Tanto per continuare sulla linea del coinvolgimento del personale, sembrava giusto fornire un segnale chiaro….creare una nuova ed ennesima SQUADRETTA DI P.G…. Ben venga, se non ingenerasse il pensiero che sia stata creata a titolo di puro favoritismo e all’ombra di un’altra squadra di P.G. presente da sempre in Commissariato… peccato che nessuno, a parte i soliti, pochi eletti, sapessero delle intenzioni della SUPERIORE DIRIGENZA di creare questa nuova squadra…apparsa un bel Venerdì di Aprile sulla programmazione settimanale, inquadrata nel ramo dei Reati contro il Patrimonio! Peccato che nemmeno i responsabili di tale ramo fossero stati messi al corrente di questa novità…sembra una barzelletta???anche a noi.

L’acme relazione si estrinseca allorquando si evidenziano eventuali mancanze del personale, sovente captate mediante qualcuno che si è impegnato a vestire le grottesche vesti del ‘delatore disciplinare’, che si tramutano in sanzioni disciplinari, elargite senza alcuna spiegazione, accompagnate da un perentorio…”FIRMA QUI PER RICEVUTA”, denotando invidiabili doti empatiche.

In ultimo, non per ordine di importanza, menzioniamo il ‘’povero’’ centralinista, che si ritrova ad essere responsabile del materiale in dotazione dedito ai servizi del controllo del territorio, veicoli, armi (che non ha sotto stretta vigilanza) controllo dell’ufficio adiacente (interessato da un continuo ed indiscriminato accesso), oltre all’afflusso e deflusso del pubblico. Nonostante svariate e, crediamo noi, giustificate segnalazioni, la SUPERIORE DIRIGENZA ha ritenuto opporre il solito, inspiegabile oblio, interessata magari a lesinare sulle risorse umane da destinare alla sicurezza della struttura, probabilmente individuando come soluzione alternativa una sanzione disciplinare a carico dell’operatore impiegato al centralino, qualora dovesse verificarsi qualche problema.

Pensiamo sia l’ora di dire basta, altrimenti poi potremmo peccare di VITTIMISMO, o forse diventare destinatari di provvedimenti. Fortunatamente affermare che la situazione nel Commissariato Centro sia INADEGUATA non è penalmente perseguibile ma emblematica di un potere di critica che si vuole pienamente esercitare. Tutti gli operatori, oltre al malcontento mai visto prima, si sentono sotto una grossa lente d’ingrandimento appositamente strutturata per far emergere i cavilli di chi compie giornalmente il proprio umile lavoro.

Ma crediamo sia ora di accendere i RIFLETTORI sulla dirigenza, che forse non ha la nostra stessa visione democratica, interpretando il rispetto del personale in maniera personalistica e mediante le lenti del culto strabico del proprio ego.

Milano, 18 maggio 2020

LE SEGRETERIE PROVINCIALI

SIULP – FSP POLIZIA DI STATO – FED. SILP CGIL UIL POLIZIA

Il comunicato: