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Milano, Questura di Prima Fascia Super ovvero “l’Università della Polizia di Stato” I Segretari Silp Cgil – Uil Polizia e AdP incontrano il nuovo Questore di Milano

Milano, Questura di Prima Fascia Super ovvero “l’Università della Polizia di Stato” I Segretari Silp Cgil – Uil Polizia e AdP incontrano il nuovo Questore di Milano

La classificazione adottata dal Dipartimento della P.S. non lascia spazi ad interpretazioni: un primato, condiviso con Roma e Napoli, che premia la Questura di Milano con il suo riconosciuto ed esclusivo “rito ambrosiano” ma che impegna quotidianamente tutti noi a mantenere un elevato standard di qualità nei servizi d’Istituto resi alla cittadinanza.

In tempo di pandemia, donne e uomini della Polizia di Stato non si sono risparmiati nel garantire Sicurezza ma i costi dell’operazione non passano inosservati. Carenze di organico, (circa 600 operatori in meno dal 2005 ad oggi) che sono la diretta conseguenza di una riduzione del 50% del turn over in atto da almeno 15 anni, aggravate da l’età media anagrafica dell’attuale personale che si attesta ad oltre 48 anni, ed il conseguente incremento del numero dei servizi in regime di lavoro straordinario la cui retribuzione base è pari, se non inferiore, alla misura della retribuzione oraria ordinaria.

Tutto questo per noi significa, a fronte dei risultati ottenuti, lavorare peggio perché siamo di meno, più anziani, con carichi di lavoro moltiplicati e con risicate risorse economiche che stentano ad incrementarsi a causa dei prolungati blocchi dei contratti e del tetto salariale.

Sono questi gli argomenti sui quali ci siamo confrontati con il nuovo Questore di Milano dr. Giuseppe Petronzi al quale nella serata di ieri abbiamo formalizzato il nostro benvenuto e formulato gli auguri per il prestigioso incarico.
Abbiamo espresso quindi tutta la nostra preoccupazione per le modalità di impiego del personale soffermandoci sulla necessaria costante attenzione nei riguardi dei poliziotti per le condizioni di lavoro, aggravate da una situazione pandemica che non ci ha infatti risparmiato anche sotto il profilo dei contagi registrati, per le connesse criticità vissute nella sfera personale e famigliare soprattutto per quei colleghi che per ragioni di servizio sono lontani dai luoghi di origine e dai principali affetti.

Sono note le difficoltà logistiche conseguenti, i provvedimenti di contenimento della pandemia che hanno obbligato tutti noi a rivedere orari di servizio, le presenze in ufficio, il ricorso alla formazione a distanza, le spesso “forzate” assenze dal servizio per motivi di salute o per esigenze di gestione famigliare, e chissà quante altre questioni mai secondarie.

Tutte questioni che abbiamo enunciato con la consapevolezza però di avere di fronte un attento interlocutore, con grande capacità di ascolto e forte delle precedenti esperienze professionali, in particolare di quella più recente, alla guida della Questura di Trieste, tristemente segnata dalla morte di Matteo e Pier Luigi.

Il dr. Petronzi ci ha voluto rassicurare sulla sua personale attenzione e vicinanza nei confronti del personale, già dimostrata nel corso delle visite conoscitive agli Uffici dipendenti. Non ci ha sicuramente sorpreso la sua annunciata, pragmatica propensione al “fare” e l’attenzione all’azione sindacale ma ci ha confortato la sua volontà di riconoscere fin da ora la possibilità di non riuscire in tutto in quanto consapevole della complessità della realtà milanese. Responsabilmente ci siamo resi disponibili alla collaborazione pur rimanendo fortemente convinti del necessario rispetto dei ruoli.

Nei prossimi incontri avremo sicuramente modo di rappresentare tutte le istanze provenienti dal personale, le possibili soluzioni ai problemi con il solo intento di migliorare le condizioni di lavoro dei poliziotti milanesi.

La Segreteria provinciale di Milano
Silp Cgil (Mancino) AdP (Pecchia) Uil Polizia (Mirabella)

Il comunicato: